libro

Tre giorni e una vita

Pierre Lemaitre | None | GIALLO

18,00 €

Natale 1999. A Beauval, una piccola cittadina della provincia francese, Antoine, dodici anni, figlio unico di genitori separati, vive con la madre Blanche, una donna rigida e opprimente, conducendo una vita piuttosto solitaria. Il padre da anni si è trasferito in Germania e ha pochi contatti con lui. Antoine non lega molto con i coetanei e il suo migliore amico è Ulisse, il cane di Roger Desmedt, il suo vicino di casa. Il giorno in cui Desmedt, un uomo rozzo e brutale, uccide Ulisse, Antoine, sconvolto e disperato, in un accesso di rabbia cieca compie un gesto che in pochi secondi segnerà per sempre la sua esistenza. Terrorizzato all'idea di essere scoperto, Antoine passa giorni di angoscia indescrivibile, immaginando scenari futuri cupi e ineluttabili. Ma, proprio quando sembra che per lui non ci sia più scampo, un evento imprevisto sopraggiunge rimettendo tutto in gioco. In Tre giorni e una vita Pierre Lemaitre ricostruisce perfettamente l'atmosfera di una piccola comunità scossa da un evento tragico, scandagliando con precisione chirurgica le pieghe dell'animo umano di fronte a un caso di coscienza talmente reale che è impossibile non chiedersi "e se fosse successo a me?". L'intera vicenda è attraversata dal dramma e dalla menzogna, da circostanze impreviste, da scherzi del destino, da ribaltamenti delle situazioni, elementi sempre presenti nella prosa magistrale dell'autore.

Recensioni

CONSIGLIATO DA LUCA: A dodici anni, come a quaranta, basta un gesto avventato per condizionare drammaticamente la propria esistenza e innumerevoli altre… All’inizio di questa piccola storia corriamo il rischio di sottovalutarla, si è tentati di rimpiangere i fasti dei romanzi precedenti, ma un grande scrittore non ce lo consente: e allora paura e rimorso, indignazione ma anche speranza, emergono da pagine sempre più incalzanti che ci avvincono con colpi di scena illuminanti, e con tutto il peso delle azioni che la vita si trascina dietro inesorabilmente… Perché i propri peccati non conoscono oblio, restano incollati all’anima per sempre.