libro

Non all'amore nè alla notte

John Boyne | Rizzoli | NARRATIVA

19,50 €

Inghilterra, 1919. Tristan Sadler ha solo ventun anni, ma è già un veterano. Un tremito incontrollabile alla mano destra e un senso di colpa così devastante da sconfinare nell’odio di sé, sono questi i segni che l’esperienza atroce e insensata della Grande Guerra gli ha lasciato addosso e nel cuore. E anche se ha provato a rifarsi una vita inseguendo il sogno di diventare scrittore, il ricordo di un gesto inconfessabile non gli dà pace. Proprio per lenire le ferite di un passato che non vuole passare, Tristan decide di incontrare la sorella di Will, un commilitone giustiziato durante la guerra perché, obiettore di coscienza “assolutista”, aveva gettato le armi e rifiutato di combattere contro altri esseri umani: c’è un plico di lettere che Tristan vuole riconsegnare alla famiglia del compagno morto. Ma l’incontro fra Tristan e Marian prende una piega diversa e inaspettata, quella di una struggente, urgentissima confessione. Perché il tempo delle menzogne e della violenza è finito, e per Tristan è giunta l’ora di fare i conti con chi è veramente. Con Non all’amore né alla notte John Boyne ci consegna una storia così vera e dirompente da fare più male dei fucili, un inno vibrante al coraggio di amare e di essere liberi.

Recensioni

CONSIGLIATO DA LARA: Stupendo. Anche se durissimo. Ancor di più perché l’inizio è silenzioso, ma ad ogni capitolo è come se un velo venisse sollevato, con una delicatezza in totale contrasto con l’orrore che cela. Come se venissero via strati di pelle fino a lasciare la carne scoperta. Ma sono soffi leggeri e il colpo finale è terribile. E’ come scivolare lungo una china, all’inizio lenti, ma acquistando sempre più velocità. E non ci si può fermare. E lo schianto lascia storditi. Una verità durissima attende il lettore, una verità che diventa sempre più nitida per ogni velo che viene sollevato sulla vicenda. Ancora una volta Boyne ti accompagna lungo una storia delicatamente dolorosa, ma che diventa sempre più enorme e la cui fine lascia tramortiti. E l’ultima pagina annichilisce…