libro

La prima verità

Simona Vinci | Einaudi | NARRATIVA

20,00 €

Nel 1992 Angela, giovane ricercatrice italiana, sbarca sull'isola di Leros. È pronta a prendersi cura, come i suoi colleghi di ogni parte d'Europa, e come i medici e gli infermieri dell'isola, del perdurante orrore, da pochi anni rivelato al mondo dalla stampa britannica, del «colpevole segreto d'Europa»: un'isolamanicomio dove a suo tempo un regime dittatoriale aveva deportato gli oppositori politici di tutta la Grecia, facendoli convivere con i malati di mente. Quelli di loro che non sono nel frattempo morti sono ancora tutti lí, trasformati in relitti umani. Inquietanti, incomprensibili sono i segni che accolgono la ragazza. Chi è Basil, il Monaco, e perché è convinto di avere sepolto molto in alto «ciò che rimane di dio?» E tra i compagni di lavoro, chi è davvero la misteriosa, tenace Lina, che sembra avere un rapporto innato con l'isola? Ogni mistero avrà risposta nel tesoro delle storie dei dimenticati e degli sconfitti, degli esclusi dalla Storia, nell'«archivio delle anime» che il libro farà rivivere per il lettore: storie di tragica spietata bellezza, come quella del poeta Stefanos, della ragazza Teresa e del bambino con il sasso in bocca.

Recensioni

CONSIGLIATO DA LUCA: Nel 1989 il settimanale “The Observer” scatenava lo scandalo “Leros”: su di una piccola isola greca, tra le mura di un manicomio lager, per decenni erano stati segregati e perduti migliaia di malati psichici, oppositori politici al regime dei colonnelli, o semplicemente gente comune non amata e abbandonata a se stessa. Da questa vicenda reale la Vinci costruisce una storia terribile e commovente su di un mondo a parte, parallelo, scuotendoci con l’umanità negata di uomini, donne e bambini senza nome o identità. Sulla finzione sì innesta poi la vicenda personale dell’autrice, che tanto ha avuto a che fare col disagio di vivere, annidato nell’esile corpo anoressico della madre, o nelle stravaganze dei “mattucchini”, ospiti di due istituti del paese di una Vinci bambina. La coraggiosa autrice non prende le distanze dalla materia instabile del suo lavoro, ma ci si cala divenendone una parte preziosa, pulsante di meraviglia per l’ostinazione di questa piccola vita che, pur mortificata, si rifiuta di smorzare la propria fievole luce, e soccombere alla morte e alla sua notte. LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA SU: http://paginerecensioni.com/verita-speranza-disagio-sociale-follia-diversita/